10 curiosità sulla regione Piemonte



 

 

Vi piace il Piemonte?

Lo avete visitato più volte e credete di sapere tutto? Ecco 10 incredibili curiosità che probabilmente non conoscete. Sono i classici aneddoti che potrete vantare con gli amici in ogni situazione, specie davanti alla macchinetta del caffè. Ecco dunque alcune curiosità sul Piemonte davvero interessanti e che forse non conoscete ancora.

Perché si chiama Piemonte
In origine, Piemonte significava “ai piedi del monte” ed era riferito ai possedimenti del casato dei Savoia. Con il passare del tempo, il termine si estese a indicare una “terra circondata dalle montagne”. Qui ci sono le vette più alte e i ghiacciai più grandi d’Italia.
In Piemonte non si parla solo l’italiano
Questa regione vanta ben 5 lingue storiche riconosciute e tutelate come minoranze linguistiche (legge n.482/1999): piemontese, occitano, francoprovenzale, francese e walser, la lingua germanica dei coloni alemanni. I linguisti aggiungono anche il genovese, il ligure alpino e il lombardo 

L’Oasi del WWF
In Piemonte, il WWF ha salvato dalla caccia e dalla speculazione dei costruttori oltre 90 ettari di un territorio che migliaia di anni fa era sommerso dalle acque. Una delle Oasi racchiude una porzione della stazione di cisto del Basso Monferrato, relitto mediterraneo risalente all’era post-glaciale, oggi in via d’estinzione.
       I fiori del Lago Maggiore
Forse non sapete che Azalee, Camelie, Rododendri e Pieris sono i fiori caratteristici del Lago Maggiore. Sono uno dei grandi vanti del Piemonte che li esporta all’estero e rifornisce le altre regioni italiane.

 

Il Barolo è nato per volere di una donna
Il Barolo, noto come “Re dei vini e il vino dei Re”, è nato nei primi anni del 1800. L’ultima marchesa di Barolo, uno dei comuni piemontesi dove si produce vino, Giulia Colbert Falletti, decise di far produrre il Nebbiolo come vino secco sulla scia di quelli francesi. Si affidò all’enologo Oudart e il risultato superò le aspettative. Il pregiato vino fu battezzato Barolo in omaggio alle tenute della nobil donna. 

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Le avventurose origini del gianduiotto
I piemontesi hanno iniziato a consumare cacao già nel 1559 sebbene solo sotto forma di bevanda. Il primo cioccolatino nacque nel 1826 su iniziativa del pasticcere valdese Paul Caffarel. Vent’anni dopo Michele Prochet ebbe la felice intuizione di unire al’’impasto dei cioccolatini una crema di nocciole sminuzzate. La ricetta però aveva bisogno di tempo per essere perfezionata. Nel 1865, Gianduja, la tipica maschera del carnevale piemontese, distribuì alla folla de cioccolatini a forma di barca. Il successo fu immediato, i dolci vennero identificati con Gianduja e diventarono i gianduiotti.

La leggenda di Alessandria
Tra le numerose leggende piemontesi, c’è quella dell’assedio ad Alessandria. Si narra che il potente imperatore Federico I, nel 1174-1175, avesse fatto scavare un tunnel sotterraneo per sorprendere i nemici assediati all’interno della cittadella. Di notte, quando i soldati stavano per sbucare, San Pietro sarebbe sceso dal cielo avvolto da una luminosa luce bianca su un cavallo bianco. In una mano aveva le chiavi del Paradiso e nell’altra la spada. Avvertì gli alessandrini del pericolo e li condusse alla vittoria contro l’esercito di Barbarossa.
Torino non è solo una città
Torino è il capoluogo del Piemonte, ma sapevate che esiste anche un asteroide con questo nome? L’asteroide fu scoperto nel 1981 e nel 2010 in onore dell’Euro Science Open Forum fu denominato “9523 Torino”. In precedenza, tra il 1968 e il 1976, la Ford chiamò Torino un nuovo modello d’automobile. La Ford Torino è famosa per essere stata la macchina utilizzata nella serie televisiva Starsky & Hutch. Pochi anni dopo, fu realizzata la Gran Torino, protagonista dell’omonimo film di Clint Eastwood del 2008.

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A Mirafiori sorgeva un aeroporto
Il primo aeroporto di Torino non fu Caselle né Cuneo Levaldigi, ma Torino Mirafiori. Fu costruito nel 1910 ed era un importante scalo militare. Rimase attivo fino al 1945. Dopo la II Guerra Mondiale fu riqualificato e trasformato nel Parco Pubblico Colonnetti.
Il rugby è nato in Piemonte
Nel 1910, a Torino, il Racing Club de France e la Servette di Ginevra diedero vita alla prima partita di rugby in Italia. Successivamente nacque il primo club di rugby italiano.

Ndr Cizzeta