Un ricordo per l'amatissima Pierina Squizzato



La sua vita dedicata al prossimo

 

Questa è la storia della signora Piera.

 
Probabilmente chi frequenta almeno un po’ Gaglianico l’avrà vista, almeno una volta, fare la sua solita passeggiata per la piazza e per il parco giochi, sempre con le sue gonne in jeans indossate anche in inverno perché i pantaloni proprio non le piacevano, e le sue solite mani dietro la schiena.
La signora Piera nasce nel Veneto nel 1939, ma per lavoro si dovette trasferire in Piemonte, dove conobbe il suo grande amore Luciano, con cui convolò a nozze nel 1960.
Solamente tre anni dopo diedero alla luce la loro prima figlia, Maria Teresa, che regalò loro una gioia immensa; innamorati più che mai, due anni dopo arrivò il fratellino Luca, la famiglia era al completo e non potevano essere più felici.

Un giorno Luciano ricevette una chiamata: “Ti vogliamo come capotecnico nella nostra azienda”, era un’offerta che non avrebbe mai potuto rifiutare; così lasciarono per sempre la casa in cui abitavano a Varallo, per trasferirsi in valle, più precisamente a Valle Mosso.
Tutto andava a gonfie vele, avevano stretto amicizie, il lavoro proseguiva e i bambini aspettavano il papà all’uscita del lavoro per tornare a casa tutti insieme, sono stati mesi bellissimi, ricchi di amore e felicità; finché arrivò il 2 novembre 1968, dopo pochi mesi dal trasferimento.
Quella notte la corrente saltò, lasciando il paese completamente al buio, la luce della torcia era la sola che illuminava la casa, l’acqua continuava a salire, il rumore del torrente era sempre più forte e preoccupante, Luciano portò in salvo la sua famiglia prima di provare ad aiutare altre due donne della casa di fronte.
Quella casa è stata fatale per Luciano, ma il suo corpo venne ritrovato dopo circa sette anni in una località di Cossato.
Dopo pochi mesi dall’alluvione, nonostante non ci fosse un corpo su cui piangere, Piera ricevette la medaglia al valor civile per il gesto eroico del marito, ma a lei non importava, lei sperava solo di rivedere il suo amato.

Piera non smise mai di pensare alla vita con Luciano, a quello che è stato, che poteva essere, e non smise mai di raccontare il suo gesto eroico, un po’ per ricordarlo e un po’ perché in fondo era fiera di ciò che aveva fatto.


Negli anni successivi Piera, oltre ad occuparsi della crescita dei figli si era impegnata nel sociale, diventando volontaria per una cooperativa sociale, terminato il percorso con il sociale non ha mai abbandonato l’idea di aiutare gli altri, anche negli ultimi anni, con quello che poteva, era sempre pronta a dare una mano a chi ne avesse più bisogno.
La signora Piera, nonostante fosse una mamma, una nonna e un’amica amorevole, anche se a volte non riusciva a pieno a dimostrarlo, era intransigente su tre cose: le parolacce, il fumo e soprattutto le chiacchiere di paese; non sopportava che si parlasse male di altre persone.

Nel 2000 nacque sua nipote Alessia, così si trasferì da Biella a Gaglianico, e qui dedicò parte della sua vita alla crescita della nipote, accompagnandola e riprendendola da scuola, a piedi, finché Alessia non andò alle superiori; se avesse avuto la patente l’avrebbe accompagnata anche in quegli anni.
Piera ha da sempre adorato i bambini perché le mettevano buon umore e da quando la nipote era diventata grande le ricordavano anche i bei momenti passati al parco giochi aspettando che Maria Teresa tornasse dal lavoro.

Era una persona silenziosa, preferiva ascoltare piuttosto che parlare, ma un saluto non lo negava a nessuno, anzi, quando qualche persona la salutava per prima lei era molto contenta ed entusiasta lo raccontava, quasi grata di quel piccolo gesto.

Dopo che con la famiglia è stato deciso di andare in casa di riposo perché lei non voleva disturbare nessuno, improvvisamente il 21 dicembre 2023 è venuta a mancare, lasciando un vuoto enorme nella sua famiglia che con tanta fatica ha costruito, ma ricongiungendosi al suo amato marito Luciano di cui non ha mai smesso di parlare e che non ha mai smesso di amare.

Ciao Pierina.