Tempio crematorio: cinque anni ai fratelli Ravetti



Tempio crematorio: cinque anni ai Ravetti

Scandalo del tempio crematorio: condannati a cinque anni i fratelli Ravetti. La sentenza è stata emessa pochi istanti fa dal tribunale di Biella che ha inflitto a Marco Ravetti, 38 anni, di Biella, una pena di cinque anni tondi tondi, mentre per il fratello più grande, Alessandro Ravetti, 39 anni, di Occhieppo Superiore, la pena è di cinque anni e quattro mesi.

Da ricordare che, una settimana fa, durante le discussioni finali, il procuratore della Repubblica, Angela Teresa Camelio aveva chiesto otto anni di carcere per entrambi i fratelli Ravetti: otto tondi tondi per Marco, il fratello più piccolo e 8 anni e tre mesi per Alessandro. Richieste che tenevano già conto del fatto che il processo si è svolto con rito abbreviato che prevede uno sconto di pena fino a un terzo.

La difesa, invece, aveva chiesto l’assoluzione o – in subordine – che venisse applicato il minimo della pena.

I reati contestati

I reati contestati agli imputati vanno  dalla violazione di sepolcro, relativa all’apertura di bare e ossari per la rimozione dello zinco, alla gestione illecita di rifiuti, fino alla dispersione e sottrazione delle ceneri (durante le indagini ne vennero recuperati oltre 300 chili).
Vengono poi contestate la truffa (per i casi delle cremazioni fatte pagare come se ci fosse zinco nelle casse – quindi di più – nonostante fosse stato rimosso) e la truffa aggravata ai danni del comune. Alessandro Ravetti è sotto processo anche per istigazione alla corruzione, per i soldi che sarebbero stati dati a un dipendente di Seab per lo smaltimento dei “rifiuti”. Inoltre sono accusati di  falso per i tre presunti casi di doppie cremazioni, iscritte singolarmente e in differenti orari nei registri.